L’ARREDAMENTO NEL 2026: ALCUNI SPUNTI INTERESSANTI

Da alcuni mesi oramai su internet si dispensano consigli potenzialmente validi per le tendenze sull’arredamento del 2026.

In linea di massima ad oggi è possibile affermare con certezza che non si verificheranno svolte radicali, al contrario le innovazioni saranno introdotte gradualmente senza eclatanti punti di rottura. A tal proposito continua a mantenere una certa popolarità lo stile minimal peraltro adottato da varie soluzioni salva-spazio proposte da Bagno Italia.

Ogni scelta di arredamento minimalista ha il suo perché: ciascun elemento deve essere funzionale alla valorizzazione degli spazi vuoti che danno ampio respiro alle abitazioni. I colori più apprezzati armonizzano i pochi mobili ben posizionati all’interno di ciascun vano: sono soprattutto richiesti il bianco e il grigio.

Stiamo assistendo dunque a un recupero degli stili di arredamento volti ad ascoltare le esigenze di ciascun individuo dopo anni di dominio di scelte più sceniche e magari più adatte a scatti da pubblicare su Instagram. Ritorna pertanto a farsi sentire il bisogno artistico propriamente detto: l’arte – in questo caso espressa dall’arredamento – deve essere in grado di comunicare, di trasmettere qualcosa, e anche gli spazi vuoti contribuiscono con il loro silenzio a realizzare questa missione.

Al contrario la scelta dei materiali non sarà più altrettanto importante: preferire il marmo o l’ottone non è più una questione cruciale se – come precisato poc’anzi – chi pensa alla propria casa tende a riconoscersi persino negli spazi liberi dal mobilio.

Rimanendo al passo coi tempi gli individui dotati di maggiore disponibilità economica potranno poi dare uno sguardo all’impronta green della propria abitazione. In effetti è inevitabile che alcune tendenze più complesse siano influenzate dalla cosiddetta bioarchitettura i cui studi sono finalizzati a raggiungere un compromesso valido tra il miglioramento della qualità della vita attraverso scelte sostenibili e la possibilità di beneficiare del risparmio energetico. Il verde entrerà a far parte attivamente delle nostre case: esso non svolgerà solamente una funzione ornamentale bensì legata anche alla purificazione dell’aria. Le pareti modulari in questo contesto giocheranno un ruolo cruciale per l’abbellimento degli ambienti interni e per la qualità del nostro respiro.

È bene inoltre ricordare che le continue evoluzioni nell’ambito dell’arredamento avranno ripercussioni positive anche nel mondo del lavoro: oltre ad offrire nuove opportunità di guadagno per chi è attivo nel settore dell’artigianato saranno richieste nuove figure per l’interior-design. A certificare l’importanza dello sviluppo sostenibile infine è stata la creazione di un master in bioarchitettura all’inizio degli anni Duemila, un percorso di studi offerto per la prima volta dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna.

 

0