STILE ZEN: L’ARREDO CHE PUNTA ALLA FELICITA’ MENTALE

 

 

-TATAMI

Letteralmente “piegato e accatastato”, è il materiale che va a formare la pavimentazione della casa giapponese ed è un must per poter arredare la propria casa in stile zen. Esso è composta da paglia di riso piegata e accatastata appunto e va a comporre il pavimento con diverse stuoie. Una stanza con questo tipo di pavimentazione viene chiamata washitsu, che significa “stanza orientale”, per distinguere in tempi moderni dalle altre stanze con qualsiasi altra pavimentazione che invece vengono chiamate yoshitsu, cioè “stanza occidentale”. Purtroppo nel Giappone moderno sono sempre meno gli spazi in cui costruire in città e le case risultano sempre più piccole, ma anche in queste è presente sempre almeno una washitsu, nel quale poter svolgere la cerimonia del tè (pratica molto importante per la cultura giapponese).

 

-ANGOLI ZEN

Per riuscire a realizzare una casa in stile zen, è obbligatorio realizzare dei piccoli spazi arredati perlopiù con oggetti classici della cultura giapponese: bonsai, fontanelle e decorazioni che richiamano la natura e la pace dei sensi, che vanno ad alleviare lo stress accumulato. Ne è quasi sempre presente uno nell’anticamera della dimora (nota come “gankan“) o perlomeno visibile da quella posizione, in quanto esso è la parte che accoglie gli ospiti, che andranno a provare un senso di sollievo e pace. Non può mancarne uno in bagno, dove anche la classica vasca quadrata fa parte della cultura zen; di fatto, fare il bagno in questa vasca piena di acqua calda è un rito di purificazione della mente, oltre che del corpo. Solitamente, anche altre zone della casa verranno poi adibite a piccoli angoli zen, che contribuiranno al nostro rilassamento.

 

-FUTON

Il futon è un’altro must per poter chiamare la propria casa in stile zen. La parola futon rappresenta sia il materasso che il piumone, chiamati rispettivamente “shikibuton” e “kakebuton“. Esso è infatti parte integrante della cultura giapponese; fino all’800 d.c., a prescindere dal ceto sociale a cui si apparteneva, si dormiva su dei tatami, a volte più di uno impilato, per avere una comodità extra. Essi erano accompagnati da un cuscino, che a mano a mano ha preso ormai la completa lunghezza del tatami, diventando appunto un futon. La sua composizione è in realtà molto semplice: degli strati di cotone racchiusi in una trapunta. Essendo il futon molto morbido, i giapponesi hanno l’abitudine di sbatterlo ogni mattina, sia per lasciargli prendere aria, sia per permettergli di riprendere la propria forma. Sempre a causa della piccola metratura disponibile nelle case giapponesi, il futon risulta un materasso versatile che può essere avvolto su se stesso e riposto; questo permette alla stanza di prendere nuova vita in base alla necessità fra giorno e notte.

 

-FUSUMA E SHOJI

Fusuma è il nome giapponese per le porte scorrevoli tipiche dell’arredo nipponico. Essa è costituita da una scocca in legno, decorata poi con carta di riso, cartone o altri tessuti. Un tempo, esse erano decorate con dei dipinti a mano che riportavano paesaggi o simboli ben definiti dell’arte giapponese, come le rondini in primavera o i ciliegi in fiore. Con la modernità, viene perlopiù utilizzata carta di riso bianca, ma si trovano anche nuove stampe industrializzate che trattano gli stessi temi dei dipinti di una volta. Mentre il fusuma viene prettamente utilizzato per l’arredo d’interno, lo shoji viene utilizzato per dividere gli interni dagli esterni. Esso è molto simile al fusuma, con la differenza che la carta di riso viene stesa su una griglia di legno piuttosto che su una scocca.

 

Nonostante possa sembrare particolarmente complicato, arredare la nostra casa in stile zen è molto semplice, dato che il minimalismo è la base di questo stile, che porterà relax e benessere a tutti i nostri cari.