I mobili definiti shabby chic non hanno una forma particolare (come per gli altri stili di arredamento) ma una colorazione ben definita: sono vecchi (o fintamente vecchi) ridipinti di chiaro, decapati, “rovinati”. I segni di usura danno al mobile un’aria romantica,ma anche un po’ trasandata,trascurata. Ma questo effetto non è affatto trasandato, bensì molto ben curato nei particolari, dagli arredi ai complementi ma anche nei piccoli decori. Infatti possono anche essere degli oggetti a suggerire l’effetto shabby chic: un portafoto decapato, un portavaso di ferro battuto (rigorosamente bianco e “rovinato”), oppure tessuti chiari con tenui stampe floreali. Anche utensili vintage esposti in cucina, tende di lino, cuscini ricamati, lampadari classici con gocce di vetro, porcellane bianche concorrono a rendere una casa shabby chic. Persino i fiori recisi esposti in vecchi contenitori di latta usurati dal tempo ci suggeriscono questo stile così particolare e amato.
Negli ultimi anni lo stile shabby, dopo essere stato promosso dagli arredatori d’interni e dagli architetti più celebri a livello internazionale come uno degli stili di arredamento più in voga nel ventunesimo secolo, ha rapidamente conquistato milioni di consumatori. Il motivo di questa fascinazione nasce probabilmente da questo strano connubio del trasandato e dello chic evocato dalla stessa parola (Shabby rimanda infatti a usurato, rovinato e invecchiato).
Essendo nato in Gran Bretagna, ha molte caratteristiche in comune sia con lo stile Country che con lo stile vintage/retrò, dove prediligono sanitari dalle linee non troppo moderne, meglio se vintage, magari una vasca con i piedi in stile antico a zampa di leone e rivestimenti dai colori pastello. Contrariamente a quanto suggerito dal suo nome, questo stile è solo apparentemente poco curato, perché in realtà ogni elemento che lo compone è scelto in maniera maniacale. Il mobile deve comunicare quell’idea di essere stato riciclato,riutilizzato.
Sono proprio le imperfezioni e l’accostamento di elementi d’arredo eterogenei a rendere questo stile originale. Per quanto riguarda i rivestimenti, la scelta migliore sarebbe un rivestimento in finto legno dall’aspetto molto usurato a pavimento o un formato esagonale dai bordi sbeccati e irregolari e una piastrella lucida dal formato rettangolare.
Anche la carta da parati può essere una soluzione per arredare un ambiente della vostra casa in shabby chic, ma sinceratevi che essa sia del tipo idrorepellente e che sopporti l’umidità di un ambiente con un elevata presenza di acqua come il bagno. A questo punto, mettendoci giusto un po’ di fantasia, creatività e buon gusto, non dovremmo avere alcun problema ad allestire un bagno in stile Shabby chic!